2    Il mercato del lavoro IN ITALIA: una necessaria prospettiva di genere

 

Come si rileva dalla Tab. 2.1, in Italia nel periodo 1993-2001 il mercato del lavoro ha registrato un andamento ondivago: nel periodo 1993-1995 si è avuta una riduzione dell'occupazione pari a 458.000 unità mentre, a partire dal 1996, si è registrata una ripresa del numero degli occupati che ha portato questo valore, nel 2001, ad essere pari a 21,514 mln (+ 1.030.000 rispetto all'inizio del periodo).

Sempre nel 2001 il numero di disoccupati era pari a 2.267.000 unità: il valore più basso dell'intero periodo 1993-2001, nonostante la continua crescita delle forze di lavoro. Giova notare come la crescita delle forze di lavoro, nel periodo, sia stata quasi integralmente causata dall'incremento femminile (+987.000 femmine rispetto a +998.000 sul totale).

 

Il consolidamento della base occupazionale nel nostro paese è stato dovuto, dunque, principalmente alla componente femminile della popolazione. La dinamicità occupazionale di questa componente si deduce anche dall'analisi del tasso di occupazione: Tab. 2.1 e Tab. 2.2. Infatti, nel periodo di crisi del mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione femminile ha dimostrato una capacità di ripresa anticipata rispetto a quello maschile ed una maggior elasticità.

Le cause della performance della componente femminile sul mercato del lavoro possono essere fatte risalire essenzialmente a due fattori.

 

Nonostante il massiccio aumento della presenza femminile sul mercato del lavoro, la struttura di tale mercato non appare, ad oggi, sufficientemente pronta a rispondere alle esigenze delle donne. In primo luogo (Tab. 2.3), il tasso di disoccupazione femminile era, alla fine del 2001, pari al 13%, contro il 9% della media U.E. (7,3% contro 6,6% gli stessi valori per i maschi).

Se poi si raffrontano le Fig. 2.2 e 2.3, si noterà come il mutamento di una componente del mercato del lavoro, quella della suddivisione per età della disoccupazione, abbia avuto riflessi negativi sulla popolazione femminile attiva. Infatti, fino all'inizio degli anni '90 la maggior parte della disoccupazione era concentrata nell'area giovanile della popolazione in età attiva. Nel corso degli anni '90 è sensibilmente aumentata l'importanza della disoccupazione nella fascia d'età compresa tra i 30 ed i 39 anni (con riflessi anche sulla fascia successiva), a vantaggio dell'area compresa tra i 15 ed i 24 anni. Tale fenomeno è stato più che proporzionale per la componente femminile: nel 2001, sul totale dei disoccupati, il 27,5% erano di età compresa tra i 30 ed i 39 anni: il 24,8% dei disoccupati maschi ed il 30% delle disoccupate femmine.

Nonostante quanto detto precedentemente sull'introduzione della flessibilità sul mercato del lavoro, è proprio l'insufficiente flessibilità la causa principale dell'elevata disoccupazione femminile nell'età compresa tra i 30 ed i 49 anni. Infatti, l'applicazione della flessibilità in Italia si è finora principalmente concentrata su due fenomeni: il lavoro a termine ed il part-time. E' stato dimostrato (1) che le esigenze delle donne nella fascia d'età considerata, vertendo principalmente sulle necessità connesse alla cura parentale, sono concentrate su tipologie di flessibilità finora quasi sconosciute o comunque poco utilizzate in Italia, quali il job-sharing, il time-sharing, la flessibilità degli orari in ingresso ed in uscita, ecc...

solo favorendo l'introduzione di questa tipologia di buone prassi sarà possibile, per il sistema produttivo, recuperare alla produttività una vasta fetta della componente più formata (per competenze dirette o trasversali) e quindi più preziosa della forza lavoro femminile.

 

Concludiamo la nostra breve analisi del mercato del lavoro in Italia con un accenno dovuto (visto l'argomento del presente lavoro) al rapporto tra titolo di studio e tasso di attività. Ancora una volta si impone a questo riguardo l'adozione di una prospettiva di genere. Infatti, mentre per l'uomo la decisione se continuare o meno il proprio percorso scolastico sottintende una scelta riguardante il destino lavorativo (inteso come traguardi da raggiungere), ma si da per scontata la sua permanenza sul mercato del lavoro, non è così per le donne: dopo i 30 anni di età sono presenti sul mercato del lavoro quasi l'80% delle donne laureate, i due terzi delle diplomate ed il 63,8% di quante hanno conseguito una qualifica professionale, mentre è sensibilmente meno attiva la componente meno qualificata della popolazione femminile (Tab. 2.5). 

Merita un cenno, inoltre, il rapporto tra lavoro atipico e livello di scolarizzazione. Infatti, se anche all'interno del lavoro atipico vi è una quota rilevante di soggetti con basso livello di scolarizzazione e di professionalità, il lavoro atipico interessa anche i soggetti più scolarizzati e professionalizzati (2). Tuttavia, tenendo conto di quanto già sostenuto sul lavoro atipico in Italia, per una donna con bassi livelli di scolarità spesso il lavoro atipico (più sovente inteso come precario) è una condizione subita in assenza di alternative; per una donna che vive il lavoro con la possibilità di una visione non solo strumentale, l'accettazione di un'attività meno tutelata puo essere, viceversa, una condizione accettata in virtù di uno scambio tra contenuti del lavoro, stabilità e visibilità sociale.

 

  Tab. 2.1: Forze di lavoro per condizione professionale e tasso di occupazione, disoccupazione e attività per sesso   
 (valori assoluti e valori percentuali)

 

anni

maschi femmine totale
occupati persone in cerca di occupazione totale forze di lavoro occupati persone in cerca di occupazione totale forze di lavoro occupati persone in cerca di occupazione totale forze di lavoro

valori assoluti (in migliaia)

1993 13.415 1.094 14.509 7.069 1.205 8.274 20.484 2.299 22.783
1994 13.156 1.234 14.390 6.998 1.274 8.272 20.154 2.508 22.662
1995 13.019 1.280 14.299 7.007 1.358 8.365 20.026 2.638 22.664
1996 13.003 1.286 14.289 7.122 1.367 8.489 20.125 2.653 22.778
1997 13.015 1.294 14.309 7.192 1.394 8.586 20.207 2.688 22.895
1998 13.090 1.313 14.403 7.345 1.431 8.777 20.435 2.745 23.180
1999 13.158 1.266 14.424 7.533 1.404 8.937 20.692 2.669 23.361
2000 13.316 1.179 14.495 7.764 1.316 9.080 21.080 2.495 23.575
2001 13.455 1.066 14.521 8.060 1.201 9.261 21.514 2.267 23.781

anni

maschi femmine totale
tasso di occupaz.(a) tasso di disocc. tasso di attività(a) tasso di occupaz.(a) tasso di disocc. tasso di attività(a) tasso di occupaz.(a) tasso di disocc. tasso di attività(a)
1993 68.2 7.5 73.8 35.8 14.6 41.9 51.9 10.1 57.8
1994 66.7 8.6 73.1 35.4 15.4 41.9 51.0 11.1 57.4
1995 65.9 9.0 72.5 35.4 16.2 42.3 50.6 11.6 57.4
1996 65.9 9.0 72.5 36.0 16.1 43.0 50.9 11.6 57.7
1997 65.8 9.0 72.4 36.4 16.2 43.5 51.0 11.7 57.9
1998 66.2 9.1 72.9 37.3 16.3 44.6 51.7 11.8 58.7
1999 66.7 8.8 73.2 38.3 15.7 45.5 52.5 11.4 59.3
2000 67.5 8.1 73.6 39.6 14.5 46.3 53.5 10.6 59.9
2001 68.1 7.3 73.6 41.1 13.0 47.3 54.6 9.5 60.4

(a) I tassi di occupazione e di attività sono riferiti alla popolazione tra i 15 e i 64 anni di età

Fonte: ISTAT

 

 

 

Tab. 2.2: Tasso di occupazione per ripartizione geografica, sesso e classe di età - Anni 1997 e 2001
(valori percentuali) 

 

SESSO

Italia  

Nord-Ovest

Nord-Est  

Centro  

Mezzogiorno  

CLASSI DI ETÀ

1997

2001

1997

2001

1997

2001

1997

2001

1997

2001

Totale

41,7

43,8

46,4

48,9

48,4

50,7

42,8

45,1

33,8

35,5

15-24

24,7

25,9

34,8

36,8

41,8

40,8

22,3

25,0

13,6

15,2

25-34

63,1

66,2

77,1

80,1

79,1

81,9

63,9

68,6

43,9

46,5

35-54

67,1

70,7

71,2

76,7

72,8

78,3

71,1

74,2

58,6

59,9

55-64

28,0

28,0

23,2

23,2

26,0

26,3

32,0

30,9

30,9

31,4

65 e più

3,8

3,3

3,9

3,2

4,0

4,0

4,1

3,4

3,3

3,0

Maschi

55,8

56,9

59,6

60,6

61,1

62,2

56,3

57,1

49,8

51,2

15-24

29,0

29,5

39,0

39,6

45,6

44,6

26,1

27,0

18,2

19,9

25-34

77,0

78,5

86,9

88,4

88,5

89,1

77,1

79,9

63,4

64,5

35-54

87,6

89,2

89,5

92,3

89,9

92,7

90,5

90,4

83,3

83,9

55-64

42,1

40,4

34,6

32,3

37,9

36,7

46,8

43,8

48,7

48,2

65 e più

6,7

6,0

7,1

5,8

7,4

7,2

7,0

6,0

5,7

5,3

Femmine

28,6

31,7

34,3

38,0

36,7

40,1

30,3

34,1

18,9

20,9

15-24

20,3

22,1

30,2

33,8

38,0

36,9

18,4

22,9

8,8

10,5

25-34

48,9

53,7

66,8

71,4

69,5

74,4

50,5

57,3

24,7

28,6

35-54

46,8

52,3

52,8

60,8

55,3

63,4

52,1

58,2

34,3

36,4

55-64

14,8

16,2

12,6

14,6

14,9

16,4

18,3

18,9

14,7

15,9

65 e più

1,8

1,5

1,9

1,5

1,7

1,8

2,0

1,5

1,6

1,3

Fonte: ISTAT

 

 

 

Tab. 2.3: Tasso di disoccupazione per ripartizione geografica, sesso e classe di età - Anni 1997 e 2001
(valori percentuali)

 

SESSO

Italia  

Nord-Ovest

Nord-Est  

Centro  

Mezzogiorno  

CLASSI DI ETÀ

1997

2001

1997

2001

1997

2001

1997

2001

1997

2001

Totale

11,7 9,5 7,0 4,3 5,4 3,6 9,8 7,4 21,3 19,3

15-24

34,0 28,2 21,7 12,6 13,8 9,3 33,1 24,2 56,3 50,8

25-34

14,7 12,5 7,3 5,0 6,0 4,3 14,1 10,6 28,6 26,8

35-54

5,8 5,3 3,7 2,7 3,4 2,3 4,1 4,0 10,3 10,5

55-64

4,4 4,3 3,4 2,7 3,1 2,5 3,3 3,1 6,5 7,1

65 e più

3,9 2,2 3,7 1,8 2,5 1,0 4,6 2,8 5,6 3,0

Maschi

9,0 7,3 4,5 2,9 3,3 2,3 6,9 5,4 17,1 14,8

15-24

29,6 25,0 16,7 11,1 9,7 7,2 26,4 21,3 50,6 44,2

25-34

11,7 9,8 5,1 3,5 3,7 2,9 10,4 7,6 22,8 20,5

35-54

4,1 3,7 2,0 1,5 1,8 1,2 2,5 2,8 8,0 7,6

55-64

4,4 4,4 2,9 2,4 2,0 2,2 3,1 3,3 6,9 7,3

65 e più

1,9 1,2 1,3 0,8 0,0 0,4 1,7 0,9 3,9 2,2

Femmine

16,2 13,0 10,7 6,3 8,6 5,4 14,3 10,3 30,0 28,1

15-24

39,6 32,2 27,6 14,3 18,4 11,9 41,0 27,6 64,8 60,0

25-34

19,1 16,2 10,4 6,9 8,6 5,9 19,2 14,6 40,1 37,7

35-54

8,7 7,9 6,4 4,5 5,8 3,9 6,6 5,9 15,3 16,5

55-64

4,4 4,1 4,4 3,4 4,8 3,0 2,9 2,6 4,6 6,4

65 e più

8,8 4,9 9,1 4,2 4,8 2,6 7,7 8,0 9,7 5,1

Fonte: ISTAT

 

 

 

Tab. 2.4: Occupati dipendenti a carattere temporaneo per ripartizione geografica, settore di attività economica e sesso - Anni 1997 e 2001 
(dati in migliaia) (a)
SETTORI DI ATTIVITA' 

Italia  

nord-Ovest

Nord-Est  

Centro  

Mezzogiorno  

SESSO 

ANNO 1997

Agricoltura
Totale 155 4 13 14 124
Maschi 85 2 5 8 70
Femmine 70 2 8 6 54
Industria in senso stretto 
Totale 201 65 63 29 45
Maschi 126 40 36 18 32
Femmine 76 25 27 10 13
Costruzioni
Totale 125 13 9 16 87
Maschi 120 12 7 14 86
Femmine 6 1 1 2 2
Commercio, Alberghi e Ristoranti
Totale 207 48 56 38 65
Maschi 113 26 23 17 47
Femmine 95 22 33 21 18
Altri servizi
Totale 439 110 81 87 161
Maschi 166 35 24 29 77
Femmine 273 75 57 57 84
TOTALE 1.127 240 222 184 482
Maschi 609 115 95 88 311
Femmine 519 125 127 96 171
ANNO 2001
Agricoltura
Totale 178 4 17 13 143
Maschi 102 3 8 7 84
Femmine 76 2 9 6 59
Industria in senso stretto 
Totale 259 83 71 49 56
Maschi 152 43 39 28 42
Femmine 107 40 32 21 14
Costruzioni
Totale 127 15 10 17 85
Maschi 121 13 9 16 83
Femmine 6 2 1 1 2
Commercio, Alberghi e Ristoranti
Totale 316 71 77 68 100
Maschi 153 30 29 32 61
Femmine 163 41 48 36 39
Altri servizi
Totale 634 147 116 130 241
Maschi 236 45 38 41 111
Femmine 399 102 77 89 130
TOTALE 1.514 320 291 278 625
Maschi 763 134 123 125 381
Femmine 751 187 167 153 244

(a) A causa degli arrotondamenti delle cifre non sempre si trova realizzata la quadratura verticale e/o orizzontale

Fonte: ISTAT

 

FIG. 2.1: Occupati a tempo parziale per sesso - 1993-2001 
(% rispetto al totale degli occupati per sesso)

Fonte: ISTAT

 

FIG. 2.2: Persone in cerca di occupazione per fasce di età  1993-2001
(valori % rispetto al totale delle persone in cerca di occupazione)

Fonte: ISTAT

 

FIG. 2.3: Donne in cerca di occupazione per fasce di età  1993-2001
(valori % rispetto al totale delle donne in cerca di occupazione)

Fonte: ISTAT

 

Tab. 2.5: Tasso di attività, occupazione e disoccupazione femminile (30-69 anni) per titolo di studio - 1993 e 2001
(valori percentuali)
titoli di studio 1993 2001
tasso di attività tasso di occupazione tasso di disoccupazione tasso di attività tasso di occupazione tasso di disoccupazione
 
Dottorato, Laurea, Laurea breve 79,1 76,1 3,8 79,7 76,2 4,3
Diploma accesso Università 63,3 59,4 6,1 66,6 61,7 7,3
qualifica o licenza senza accesso Università 62,9 58,7 6,7 63,8 59,4 6,9
Licenza media 41,0 36,9 10,1 42,8 37,8 11,8
Licenza elementare/Nessun titolo 19,8 18,0 9,1 16,5 14,5 12,0

Fonte: ISTAT

Tab. 2.6: Assunzioni previste dalle imprese per il 2002 per grandi gruppi professionali (secondo la classificazione ISCO), settore di attività, ripartizione territoriale e classe dimensionale.
ITALIA TOTALE di cui: (valori %)

ASSUNZIONI

2002

(v.a.)

dirigenti

e

direttori

profess.

intellett.

e scientif.

profess.

tecniche

 

prof. esec.

ammin. e

gestione

profess.

vendita e

serv. fam.

operai

specializ-

zati 

condutt.

impianti e

macchine

personale

non

qualificato

TOTALE 685.888 0,4 5,4 11,8 9,2 20,7 25,4 13,4 13,7
  
INDUSTRIA 293.941 0,4 3,7 11,0 3,6 1,1 47,7 22,6 10,0
  
Estrazione di minerali 1.370 0,6 3,6 13,6 2,2 3,0 19,1 53,4 4,5
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 19.635 0,4 1,6 8,2 6,2 9,8 32,7 30,7 10,5
Industrie tessili, dell'abbigliamento e calzature 32.514 0,2 0,8 5,1 3,7 1,0 40,0 42,8 6,3
Industrie del legno e del mobile 18.200 0,1 1,4 7,5 2,1 0,7 64,0 20,0 4,3
Industrie della carta, della stampa ed editoria 9.352 0,4 5,0 12,1 7,6 0,5 21,2 45,8 7,3
Industrie chimiche e petrolifere 9.826 1,5 24,7 24,4 7,4 0,3 4,5 31,1 6,1
Industrie della gomma e delle materie plastiche 7.720 0,5 2,1 12,0 4,6 0,1 11,2 57,9 11,6
Industrie dei minerali non metalliferi 10.792 0,2 2,3 9,9 4,5 0,5 39,3 32,2 11,0
Industrie dei metalli 35.713 0,2 1,3 9,6 3,2 0,1 57,6 20,0 8,2
Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 36.243 0,8 4,2 18,4 4,0 0,5 38,8 28,4 4,9
Industrie delle macchine elettriche ed elettroniche 20.109 1,1 13,6 22,9 3,5 1,0 30,0 20,8 7,2
Ind. beni per la casa, tempo libero e altre manifatturiere 2.964 0,1 1,8 11,9 8,0 2,1 56,5 8,5 10,9
Produzione e distribuzione di energia, gas e acqua 2.764 2,4 17,0 23,9 7,7 0,0 37,0 5,6 6,4
Costruzioni 86.739 0,1 1,5 7,2 2,1 0,1 66,8 5,5 16,6
  
SERVIZI 391.947 0,3 6,7 12,3 13,5 35,4 8,7 6,5 16,5
  
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari 31.273 0,1 0,4 4,1 3,9 81,7 5,3 0,6 3,9
Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari 34.622 0,0 7,1 10,0 8,0 68,0 3,0 1,9 2,0
Commercio all'ingrosso e di autoveicoli 49.438 0,1 2,6 17,4 16,5 15,9 30,3 4,2 12,9
Alberghi, ristoranti e servizi turistici 63.229 0,1 0,3 3,0 5,9 78,3 1,1 0,4 11,0
Trasporti e attività postali 39.950 0,2 1,3 6,3 16,0 3,5 2,5 46,8 23,4
Informatica e telecomunicazioni 23.677 1,0 50,3 20,0 23,5 0,4 4,6 0,0 0,3
Servizi avanzati alle imprese 22.004 1,6 20,3 31,1 18,2 2,3 8,4 6,4 11,6
Credito, assicurazioni e servizi finanziari 17.225 2,3 5,7 24,1 64,8 0,5 0,2 0,1 2,4
Servizi operativi alle imprese 46.402 0,1 1,4 2,6 4,4 11,0 21,7 0,5 58,3
Istruzione e servizi formativi privati 3.966 0,0 24,6 48,4 6,4 4,0 0,0 0,5 16,2
Sanità e servizi sanitari privati 22.713 0,1 2,1 30,0 2,7 53,3 0,4 0,8 10,5
Altri servizi alle persone 25.971 0,2 5,2 7,3 4,9 48,0 2,6 5,5 26,3
Studi professionali 11.477 0,0 9,1 25,8 48,2 3,7 7,6 3,3 2,1
RIPARTIZIONE TERRITORIALE 
   
Nord Ovest 206.056 0,6 7,2 14,3 10,3 19,4 22,0 13,2 12,9
Nord Est 183.464 0,3 3,9 11,0 8,7 24,2 23,4 14,0 14,5
Centro 127.494 0,3 7,0 11,5 9,1 20,9 24,2 12,9 14,1
Sud e Isole 168.874 0,2 3,7 9,6 8,6 18,3 32,7 13,4 13,5
 
CLASSE DIMENSIONALE 
1-9 dipendenti 300.850 0,1 3,1 9,7 9,3 22,2 34,4 10,7 10,5
10-49 dipendenti 113.475 0,2 5,0 11,2 7,6 12,6 31,8 17,0 14,6
50-249 dipendenti 95.278 0,6 7,2 16,1 7,4 12,9 16,9 18,2 20,6
250 dipendenti e oltre 176.285 0,8 8,6 13,2 11,2 27,5 10,6 13,1 14,8

Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2002

 

Tab. 2.7: Assunzioni previste dalle imprese per il 2002 in Italia per livello di istruzione, grandi gruppi professionali (secondo la classificazione ISCO) e macrosettore di attività

TOTALE

ASSUNZIONI

2002

(v.a.)

di cui: valori %

titolo

universitario

 

diploma di

scuola media

superiore

istruzione e

qualifica

professionale

scuola

dell'obbligo

 

TOTALE

685.888

7,0

26,6

21,1

45,3

Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici

120.307

37,4

61,7

1,0

0,0

 

 

 

Dirigenti e direttori

              2.524

84,3

15,7

0,0

0,0

Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione

           37.148

63,6

35,4

1,0

0,0

Professioni tecniche

            80.635

23,8

75,2

1,0

0,0

Impiegati esecutivi, addetti vendite e servizi alle famiglie 

          205.346

1,5

40,1

25,4

32,9

 

 

Professioni esecutive relative all'amministrazione e gestione

            63.434

4,0

75,5

8,9

11,6

Professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie

          141.912

0,4

24,3

32,8

42,5

Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine

         266.163

0,0

9,6

31,9

58,5

Operai specializzati 

          174.243

0,0

9,6

33,4

57,0

Conduttori di impianti, operatori di macchinari fissi e mobili

            91.920

0,0

9,6

29,1

61,3

Personale non qualificato

            94.072

0,0

0,3

6,5

93,2

di cui   INDUSTRIA

        293.941

5,0

20,3

25,0

49,7

Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici

            44.220

33,1

65,4

1,5

0,0

 

 

 

Dirigenti e direttori

              1.173

86,4

13,6

0,0

0,0

Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione

            10.752

71,2

25,9

2,9

0,0

Professioni tecniche

            32.295

18,5

80,4

1,1

0,0

  

Impiegati esecutivi, addetti vendite e servizi alle famiglie

         13.788

0,6

67,4

15,9

16,1

 

 

Professioni esecutive relative all'amministrazione e gestione

            10.695

0,7

76,4

9,0

13,9

Professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie

              3.093

0,0

36,2

39,9

23,9

  

Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine

          206.603

0,0

10,3

32,9

56,8

 

 

Operai specializzati 

          140.212

0,0

9,4

31,5

59,1

Conduttori di impianti, operatori di macchinari fissi e mobili

            66.391

0,0

12,2

35,7

52,1

 

Personale non qualificato 

            29.330

0,0

0,3

9,6

90,0

di cui    SERVIZI

          391.947

8,5

31,3

18,1

42,1

  

Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici

            76.087

39,8

59,5

0,7

0,0

 

 

 

Dirigenti e direttori

              1.351

82,4

17,6

0,0

0,0

Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione

            26.396

60,6

39,2

0,2

0,0

Professioni tecniche

            48.340

27,3

71,7

0,9

0,0

  

Impiegati esecutivi, addetti vendite e servizi alle famiglie

          191.558

1,6

38,2

26,1

34,2

 

 

Professioni esecutive relative all'amministrazione e gestione

            52.739

4,7

75,3

8,9

11,2

Professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie

          138.819

0,4

24,0

32,7

42,9

  

Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine

              59.560

0,0

7,2

28,7

64,1

 

 

Operai specializzati 

              34.031

0,0

10,5

41,2

48,3

Conduttori di impianti, operatori di macchinari fissi e mobili

              25.529

0,0

2,8

12,0

85,2

  

Personale non qualificato 

                64.742

0,0

0,4

5,0

94,6

Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2002

 

 

 


(1)   Consorzio Network: "Mainstreaming in Piemonte" - 2002

(2)    Giovanna Altieri: "Donne e lavoro atipico" - IRES, 2001

 

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